Di guerra si muore
Di guerra si muore è un affresco corale, un ritratto realistico della vita in trincea negli anni cruciali della Grande Guerra, un inno alla pace, un monito a rifuggire lo scontro bellico. L'autrice dedica la sua narrazione ai soldati originari del comune di Badia Tedalda, località montana in cui visse a lungo e delle cui vicende storiche si è spesso interessata. 89 di questi non fecero ritorno ed è perché la loro memoria non svanisca del tutto che l'autrice ha voluto immaginarne le vicissitudini.
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