Link. Idee per la televisione. Vol. 27: Music biz. Come reinventare un mercato.
Quello della musica è stato il primo settore dei media e dell’intrattenimento a essere completamente trasformato dalla rivoluzione digitale. Prima ci sono stati Napster e la pirateria, dopo è stata la volta dell’arrivo e del consolidamento dello streaming. Entrambi i momenti hanno cambiato in profondità le coordinate di un settore che da decenni prosperava su solide certezze: qualcuno scopriva un talento, lo produceva e in caso di successo vendeva milioni di dischi, cassette, cd. Da quando il supporto si è smaterializzato e la musica si è fatta liquida, però, tutte le regole dell’industria musicale sonostate azzerate e riscritte.La riflessione sul settore è sempre stata in progress, raccontando passo dopo passo i cambiamenti che hanno investito direttamente gli artisti e le canzoni e più in generale i media che della musica leggera fanno un ingrediente essenziale. Questo numero di Link ha invece l’ambizione di ricostruire questa profonda ristrutturazione con uno sguardo più ampio, completo e trasversale, che aiuti a capire quali sono le nuove regole e come con queste sono cambiati anche le forme dels uccesso, i gusti musicali, la produzione, le classifiche e l’intero business musicale e mediale. Dal rapporto con i brand dimoda al merchandising, dal live ai firmacopie, dalla promozione in televisione all’impiego estensivo dei social, la musica è cambiata. Ed è poi ancora stata travolta dall’emergenza sanitaria, con una pausa forzata. Link. Idee per la televisione vuole indagare i contenuti della musica, i nuovi suoni e generi che hanno dato nuova forma al panorama musicale italiano, con l’esplosione della trap e dell’indie, il ruolo di figure cruciali come i producer diventatistar. E raccontare come la narrazione musicale sui media sempre più passa da un sottile equilibrio tra quello che si fa dasempre e traiettorie radicalmente nuove.