La seconda innocenza
Personaggi in bilico tra la disgrazia e l'incontenibile frenesia di vivere, popolano questo romanzo, mentre una sensualità dolce e femminile pervade tutta la narrazione. Francia; Provenza; Maison Picaflor. È il territorio della non-azione, dell'introspezione impietosa di un gruppo di amici desiderosi di vomitare la propria verità, luogo privilegiato in cui lenire le ferite, stemperare il passato, avvolti da un sentore di vaniglia, spezie e cera d'api, grembo materno capace di accogliere un coacervo di emozioni e sentimenti, ricordi, malinconie e tristezze che la protagonista custodisce "come un urlo in fondo alla mente". Solo in questo ritiro, in cui aleggia il profumo di lavanda e l'aroma di rosmarino, che sembra filtrare perfino dalle pagine di questo leggiadro racconto, Lucia ritroverà il suo canto, confondendolo col frinire delle cicale, il rumore del silenzio, i colori ambrati di una terra ospitale.
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