Storia del pene. De-moralizzazione dell'Occidente e genealogia della morale borghese
Sulla scia dei pioneristici studi sulla sessualità di Foucault, "Storia del pene" è un'appassionante ricerca nelle cronache del vissuto, che spiega la nascita e la concatenazione di pregiudizi e comportamenti che sono tutt'oggi alla base del nostro costume reale. Storici del costume borghese, Aron e Kempf mostrano come, a partire dalla fine del Settecento, ci sia stata una vera e propria 'glaciazione' repressiva del sesso diretta principalmente contro i suoi usi 'anormali' e affdata alle cure dei medici, dei giudici e degli educatori. Si è trattato di una sistematica 'macchinazione' contro il corpo, perseguita così integralmente che ancor oggi il nome stesso dell'organo maschile ha diritto di circolazione, anche nel discorso scientifico, e nel discorso psicanalitico, solo perché, divenuto "fallo", ha assunto la rassicurante astrazione dei simboli. Vere protagoniste di questa repressione non sono le componenti conservatrici uscite sconfitte dalla Rivoluzione francese (Chiesa e nobiltà), ma le classi borghesi illuminate. Intenta a costruire l'edificio della propria rispettabilità in opposizione alla decadente e corrotta aristocrazia, la nuova classe sociale avversa tutto ciò che è sperpero, disordine, sregolatezza: e nulla è più sregolato e indocile della pura sessualità, che infrange l'ordine etico e mina il morale dei popoli.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa