Il tragico e la filosofia
Dopo aver pubblicato un volume sul tragico e la letteratura, l'autore sviluppa ulteriormente le sue ricerche e presenta ora questo lavoro sul nesso del tragico e la filosofia, scandito da una serie di studi su autori che in qualche misura lo hanno trattato. Il pensiero filosofico ha lungamente meditato sul concetto del tragico già a partire dalle riflessioni aristoteliche sull'essenza della tragedia. Nel percorso compiuto dall'autore si evidenzia come la riflessione sul tragico sia per lo più inscindibile dall'analisi delle caratteristiche fondamentali della tragedia, di quella particolare forma artistica che ha avuto splendida realizzazione nella Grecia classica. Ma il tragico non si riduce a ciò, ed è un concetto che riguarda momenti essenziali dell'esperienza umana. Esso attiene all'idea che l'esistenza sia esposta ai limiti della finitezza e della caducità, che ne faccia parte la riflessione sul senso dell'agire e della colpa, ma anche del dolore, della malattia, della morte. Si tratta di dimensioni che trovano svolgimento formale e artistico anche nella tragedia, oltre che in ogni altra forma d'arte, ma che hanno la loro sede primaria nelle esperienze radicali dell'uomo, tali da costituire un interrogativo, sia pur storicamente determinato, sulla sua condizione.
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