Il paese incantato
Marco Brogi è pazzo, ma di quella follia bella che attraversa come fulmine il cielo delle persone che, per vivere bene la realtà, si nutrono di sogni e non si preoccupano sempre di far tornare i conti, semmai di far tornare i canti. Questo libro è un omaggio ai cantanti che gli hanno lasciato segni sulla pelle, poche parole per restituire qualcosa a chi ha dato tutto. Brogi, credetemi, è delizioso nel tratteggiare in pochi versi i lineamenti dei destinatari (dal panforte al pianoforte, che choc per la placida Siena tutto rock e niente crema", parlando della Nannini), ma la sua vera abilità è nel portarli altrove, sradicarli dalle loro caratteristiche per raggiungere altri porti" (dall'introduzione di Massimo Cotto).
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