L'arte è utile. Comunque bella
L'arte, dunque, serve? Il libro di Adina Pugliese, propone con un linguaggio di facile lettura il proprio cammino di consapevolezza, che parte dalla curiosità e dalla passione e approda a ciò che più di ogni altra cosa interessa all'artista contemporaneo: la condivisione. L'arte non è una rivelazione, ma un percorso individuale di emancipazione dagli stereotipi di una visione unica e uguale per tutti. "Nel fare sociale ogni artista studia e costruisce un vero e proprio progetto che, al pari di un programma di ingegneria urbana, si avvale di osservazione, esperienza e professionalità. Non c'è improvvisazione, ma analisi finalizzata all'emozione. Questo è il compito dell'arte oggi, non certo risolvere con la bacchetta magica le questioni politiche, urbanistiche, sociali, ambientali. L'artista risponde con il suo pensare alternativo che sposta la visione altrove, immettendo l'emozione." E questa emozione condivisibile il punto da cui parte e a cui arriva il libro. In essa e, soprattutto nell'energia relazionale che l'emozione riesce sempre a creare, si mostra il potere che ciascuno ha di tradurre a suo modo ciò che percepisce e di costruirsi la propria avventura intellettuale.
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