Ricordanze della mia vita

Ricordanze della mia vita

L'aurore inizia a narrare i suoi primi anni di vita. Tenta l'avvocatura ma senza risultati, fa allora il maestro ma attraversa un periodo di scoraggiamento e di apatia finché riprende lo studio sotto la guida di Basilio Puoti e quando ottiene, per concorso, la cattedra di greco nel licei di Catanzaro sposa Raffaella Luigia Faucitano. Alla fine del giugno del 1849, il Settembrini viene arrestato. Nel 1850 inizia il processo che si conclude nel 1851 con la sua condanna a morte che gli viene commutata in ergastolo. Nel carcere viene assegnato tra omicidi e briganti e la sua anima prova un sentimento di fraterna pietà. In carcere trascorre tre anni di tormento ma nel 1859 insieme ad altri sessantacinque condannati politici viene imbarcato verso Cadice per essere deportato in America. Il figlio Raffaele, spinto dall'amore paterno, si imbarca sulla nave come cameriere e quando la nave è al di là del Capo di San Vincenzo, indossa l'uniforme di ufficiale inglese ed intima al capitano di invertire la rotta verso l'Inghilterra. La nave approda a Cork e Settembrini si reca in Inghilterra, va a Londra dove rimarrà circa un anno per far ritorno finalmente in Italia nella primavera del 1860.
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