La guerra del clima. Geopolitica delle energie rinnovabili
Il paradosso delle energie rinnovabili è che l'Europa, ma soprattutto l'Italia, paga con incentivi statali la tecnologia tedesca, la produzione cinese e gli installatori locali che fanno profitti alle spalle dei contribuenti. Eppure, dopo il disastro di Fukushima, la bontà della scelta delle fonti rinnovabili per il nostro futuro trova nuova conferma. Questo libro affronta non solo gli aspetti tecnici, ma anche le complesse geometrie politiche ed economiche che condizionano il futuro energetico mondiale. Il Protocollo di Kyoto finisce per penalizzare i paesi ecologicamente sensibili "costretti" a investire in rinnovabili - e avvantaggiare paesi in via di sviluppo, come la Cina, che sottovalutano le conseguenze dell'inquinamento. "La guerra del clima. Geopolitica delle energie rinnovabili" parla di tutto questo. Dell'inedito asse "Pechino-Washington" che sta determinando il futuro del clima. Delle ambizioni franco-tedesche sulla produzione di energia solare nel Maghreb, messe pericolosamente in discussione dalle rivolte arabe. Delle incertezze della politica energetica dell'Italia, eternamente in bilico tra proclami di ritorno al nucleare, finanziamenti pubblici al settore rinnovabile e il concreto richiamo degli affari con le compagnie petrolifere e del gas.
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