L' immigrazione o i paradossi dell'alterità. L'illusione del provvisorio
Abdelmalek Sayad si interroga sulle cause e le ragioni che hanno determinano le partenze, e sulla diversità delle condizioni di origine. Rompendo con l'etnocentrismo, Sayad restituisce agli "immigrati", che sono anche degli "emigrati", la loro origine, e le particolarità che li caratterizzano e differenziano. Osservando da vicino la condizione degli "immigrati", introducendoci nel segreto delle sofferenze legate alla separazione, conducendoci al cuore della contraddizione costitutiva di una vita impossibile e inevitabile attraverso l'evocazione delle innocenti menzogne con cui si riproducono le illusioni a proposito della terra d'esilio, Sayad disegna un ritratto sorprendente di queste "persone fuori posto", sprovviste di un luogo appropriato nello spazio sociale e di una posizione nelle classificazioni sociali.
Momentaneamente non ordinabile