Conservatori contro progressisiti. La sfida continua. Il «De bello civili» riscritto

Conservatori contro progressisiti. La sfida continua. Il «De bello civili» riscritto

E il remake del capolavoro di Cesare, fedele all'originale, ma riscritto in forma colloquiale e semplice, con espressioni di uso corrente. Nella rivisitazione del testo originale, che rinnova, alleggerisce e integra il testo cesariano, sono aggiunti, senza alterarne il contenuto, molti riferimenti al quotidiano, come già il titolo preannuncia. Nell'opera di Cesare, nella sua inquietante attualità, l'autore evidenzia, ad esempio, il conflitto d'interessi, che in modo rozzo era previsto anche nell'antica Roma, certi "vizietti" del potere, la politica diventata virtuale e solo immagine sbiadita del vero, i condizionamenti prodotti oggigiorno dalla televisione, allora dal ceto sociale di appartenenza. Ma molti altri fenomeni sociali sono toccati: l'arroganza, la tracotanza, la prepotenza, il disprezzo delle opposizioni, il dilagare della mancanza di dignità, la perdita della facoltà di indignarsi, la faziosità degli ex, il ribaltonismo, lo "scilipotismo", il doppiogiochismo e, infine, la sconfitta della politica. Tra le altre cose, le unità di misura (capacità, peso, lunghezza) sono rapportate al sistema moderno e, finalmente, il sesterzio è rapportato all'euro.
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