Il sigillo della terra. I quattro sigili vol.2
Vedo la notte di Arhanien e vedo l'ovest corrusco di fuochi che risuona dei tamburi degli orchi, i miei figli. Sono stanchi, riuniti attorno a un fuoco, e si domandano che ne sarà di loro quando saranno sotto le mura di Alesia, la città che non ha mai subito una conquista. Sento il torpore delle loro anime, sento la paura dei loro cuori; il mio spirito è in subbuglio, i loro occhi sono pieni di domande. Anni or sono fu fatto un torto a uno di loro e i miei figli combattono ogni volta che un'ingiustizia non viene risanata, poiché la disgrazia che coglie un singolo rattrista ogni suo fratello. Questo vuol dire essere figli di Wakqatan, Dio della Guerra. Scendo tra loro, e sono vento caldo. Li abbraccio, lenisco le ferite e dono loro la tempra perduta nella marcia e negli scontri. La mia voce accarezza le loro menti, rinvigorisce i loro cuori. Figli miei, gioite. Io, Wakqatan, sono con voi. I Sigilli si sono schierati e domani la vostra furia sbreccerà le mura di Alesia. Voi reclamate la terra che vi fu rubata: che vengano i nemici, vedranno un'alba grandiosa, un'alba di sangue, fuoco e acciaio!"".