Il piacere di riscoprire Freud tra l'intrapsichico e il relazionale. Istruzioni per l'uso
"Di recente ho incontrato un Freud diverso da quello a cui ero abituato". L'autore racconta in questo libro la sua scoperta di un Freud "pulsionale" ma anche "relazionale", una figura a cui ci invita ad accostarci con la mente libera da stereotipi e sforzandoci di assumere lo sguardo di un contemporaneo: non per farci passivamente indottrinare, ma per dialogare con lui. Per gustare gli scritti di Freud e per comprendere le sue parole nel senso originario dobbiamo trasportarci nella sua epoca e nel suo ambiente, immedesimandoci nel suo modo di pensare e di vivere. A partire dalla propria esperienza personale, Panizza ci guida a rileggere con occhi nuovi le intuizioni degli inizi, i testi fondamentali degli anni 1914-15, le revisioni degli anni venti, le elaborazioni dell'ultimo periodo, permettendoci di scorgere spunti straordinari anche dietro le quinte delle più temerarie speculazioni astratte. Rievoca poi, con l'aiuto del medico di Freud, Max Schur, la battaglia contro la malattia. Ma a conclusione del libro riprende un testo degli inizi del Novecento, 77 motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio, facendo emergere dell'uomo Freud non i pensieri di morte e di rassegnazione ma l'ironia e la speranza. La competenza dell'autore si unisce qui a una passione che si comunica a chi legge attraverso la felice leggerezza della scrittura. Il libro risulta così una presentazione veramente inconsueta di Freud e della psicoanalisi.
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