Adriano nei Campi Flegrei. Animula vagula blandula
Adriano nei Campi Flegrei. Animula vagula blandula: Ancora un imperatore, stavolta Adriano, domina e diventa divino nella terra sacra alle divinità, sulle sponde dell'Ade, a due passi dall'Averno e dalla Sibilla Cumana. Qui la storia domina anche sui fantasmi che affollano antri e selve di marmo. E qui, nella fumeggiante dimora baiana, Adriano eleverà il canto dell'anima "della stessa sostanza degli spettri". Avvincente la descrizione dell'imperatore e delle sue opere in terra flegrea che qui viene fatta da Mario Sirpettino con una prosa che, pur nel pieno rispetto del rigore storico, diventa poeticamente esaltante, autentico canto d'amore verso quei Campi Flegrei eletti a immagine e dimora dell'animo umano. Even an emperor, Hadrian, dominates and becomes divine in sacred ground to the gods, on the shores of Hades, a stone's throw from Averno and the Cumaean Sibyl. The story also dominates on the ghosts that crowd caverns and forests of marble. And here, in Calabria and dwelling baiana, Adriano will raise the song of the soul "of the same substance of Spectra". Compelling the Emperor's description and its earthworks flegrea is made by Mario Sirpettino prose that, while respecting the historical rigour becomes poetically exciting, authentic song of love towards those Campi Flegrei elected image and abode of the human soul.
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