Radici perdute
Poesia materica fatta di cose, come di argilla, che si formano nelle mani del poeta che ne fa oggetto di pensiero e riflessione. Sono fili tenaci questi versi, che si annodano formando magazzino per il futuro. Radici aeree che si collegano al lettore, trascinandolo nella materia viva di una conversazione lunga e appassionata. A volte dolorosa, a volte esplosiva. Improvvise rivelazioni, scosse del dire che scavano nella doppiezza dell'uomo, lungo i confini incerti dell'essere. Una poesia spesso disperata e invocativa. Sempre piena e armata di un dire appuntito che lascia un segno indelebile nella memoria di chi legge. E il segno distintivo di una scrittura come di autentica avventura dello spirito e del corpo.
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