Un posto chiamato Plutone. Dentro la mente dell'Alzheimer
Un posto chiamato Plutone è il coraggioso e toccante memoir di Greg O'Brien: un resoconto in prima persona del proprio declino, fisico e mentale, causato dall'Alzheimer, a cui un uomo ironico e brillante assiste con forza e incredulità. Greg vuole continuare a essere ciò che è, un giornalista investigativo, e così inizia - con il metodo consueto - a indagare e a spiare la mente dell'Alzheimer, che poi, guarda caso ora è anche la sua. "Vulnerabile, ma ancora in piedi" allora continua. A correre, studiare e scrivere, "per sentirsi di nuovo tutto intero", in attesa di essere "sparato come con una fionda" nel buio più assoluto, sul "pianeta Plutone". Greg O'Brien si ostina, in quell'attesa, a vivere con l'Alzheimer, e ce lo racconta in questo manuale di sopravvivenza: liste infinite di promemoria nel tentativo di ricordare, dentifrici e saponi etichettati per non sbagliare, discorsi imparati a memoria come un copione e continue corse notturne nel tentativo di arginare quella maledetta confusione che si risveglia sempre al calar del sole. Non c'è rassegnazione, nemmeno un po', né autocommiserazione, ma saggia accettazione di ciò che è, ci piaccia o meno.