La ladra di spaghetti
Lei ha un'amica. Si chiama Oli, che sta per Olivia. E la sua amica del cuore. Hanno vite simili, ciascuna con la propria madre. La madre di Oli fa la cuoca al Tio Pepe. Sua madre invece lavora al Chatam, ballerina di lap-dance. Un giorno, mentre tornano da scuola, Olivia le confida che presto conoscerà suo padre. Perché Oli sì e io no?, si domanda lei. E sente forte l'esigenza, la stretta dell'angoscia e dello sradicamento. Cos'è un padre? Chi è un padre senza volto e senza nome? Due liceali alla soglia della maturità. Olivia piena di curve, giudizio e scaramanzia. Lei, col suo torbido e lirico universo sessuale, fra consapevole cinismo e violenta purezza, voglia indomita di farsi una qualche giustizia da sé, attraverso i vizi, i turbamenti, le febbrili miserie di tutti quanti i maledetti bambocci.
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