Sull'orlo dell'orizzonte
Fra gli albanesi che nei primi anni '90 del secolo scorso lasciano la propria terra, su navi e gommoni, in cerca "Dellamerica" in Italia, un gruppo finisce per stanziarsi in un paesino della costa abruzzese, accolto dalle autorità locali in un camping adibito a momentaneo ricovero. La popolazione autoctona entra in contatto, con questi uomini venuti dall'altra sponda dello stesso mare, spinta da un dovere, volere di aiutare che è anche bisogno di aiutarsi. Dopo dieci anni gli albanesi non ci sono più, avendo continuato il loro viaggio in qualche posto d'Italia, d'Europa o del mondo. Gli italiani protagonisti di quella stagione di solidarietà si rincontrano nel camping: il ricordo di quella esperienza ha lasciato una sensazione di vuoto e delle orme sul cuore, orme che seguite conducono sull'orlo dell'orizzonte. Con una scrittura precisa e introspettiva Di Tullio costruisce un romanzo che indaga le difficoltà delle migrazioni dei popoli, che sono le stesse difficoltà delle migrazioni dell'animo.
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