La casa sul lago
Sullo sfondo di un'Italia meridionale - fine anni sessanta - ancora ai margini delle nuove correnti di pensiero, una tranquilla famiglia di professionisti improvvisamente viene investita da un episodio luttuoso: un assurdo omicidio che stravolge e coinvolge Carlo, protagonista di questa storia immaginata dall'autore. Giallo psicologico di notevole impatto emotivo, dove i fatti si intrecciano in modo armonioso ed intrigante, che attraverso la forma del dramma teatrale danno luogo a continui colpi di scena. Se il concetto di famiglia come struttura, come riferimento morale, assume funzione necessaria e determinante nella logicità narrativa, il dramma umano amplificato ne esalta i contenuti. La sofferenza, intesa come tormento esasperato, ripropone il quesito sul livello di sopportabilità dell'uomo al dolore e sul confine tra normalità e follia. Ma oltre a ciò, il racconto presenta un ulteriore significato dominante e più profondo, che emerge in quasi tutti i personaggi: la continua ricerca di sé stessi, della propria anima. Non eroi, dunque, ma solo comuni mortali sono le figure che si aggirano tra le pagine del libro...
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