La baronessa di Carini. Una storia di cappa e spada del '500
Una mano insanguinata sul muro è tutto quello che rimane di Laura Lanza, la bellissima baronessa di Carini, sacrificata dal padre in nome, appunto, dell'onore, e ricordata, suo malgrado, come la prima vittima di "femminicidio" d'Italia. Innumerevoli sono gli spunti di attualità in questo romanzo, considerando che il "delitto d'onore" nella nostra penisola è stato abolito soltanto nel 1981. A molti è nota l'amara vicenda di Laura Lanza, mandata dal padre in sposa contro il suo volere al Barone di Carini. La bellissima Laura era però innamorata di un giovane cadetto, commerciante benestante ma non blasonato, non abbastanza almeno da convincere il padre ad assecondarla in un matrimonio d'amore. Il triste racconto di una forte passione, narrato con una scrittura colta ma alla portata di tutti, calda e avvolgente, saprà accompagnare il lettore in una vicenda unica, ambientata in pieno XVI secolo, in una splendida Sicilia di cappa e spada punto focale dell'impero spagnolo di Carlo V, periodo nel quale l'onore, inteso nel senso più rigido, ha la precedenza sui sentimenti. Niente può macchiarlo, pena la decadenza della rispettabilità della persona e del casato, che deve conservare integro il suo prestigio e la sua potenza.