Il blu delle rose
Dopo Preludio a un bacio, Tony Laudadio torna con una favola distopica che, immaginando un futuro vicino nel tempo, si interroga sul nostro presente in cerca della perfezione a ogni costo. E ci insegna che le scelte di libertà e amore sono le uniche capaci di vincere la paura e segnare la strada che porta alla felicità. «Un romanzo distopico ma anche ricco di speranza» - L'Unione Sarda«Il blu delle rose reinterpreta alcuni temi cari a film e serie quali Minority report e Black Mirror, ma riesce a darne una lettura nuova grazie a ambientazione e personaggi credibili, e al vantaggio di una buona prosa nata in lingua italiana.» - Eugenia Burchi, Wired.it «Ogni sogno di una società perfetta porta con sé l'ombra del più atroce degli incubi. Il mondo del 2047 raccontato da Tony Laudadio è un futuro molto realistico, non troppo lontano dalla contemporaneità, funestato dalla criticitò dell'ambiente, con la tecnologia che esercita un sopravvento tirrannico con la complicità dell'uomo che ne ha accolto la funzionalità per ogni minima azione quotidiana, ma la vera scoperta rivoluzionaria è stata riuscire a estirpare la criminalità dalla società, addirittura riducendola del 77 percento» - Pier Luigi Razzano, la Repubblica Per chi sogna un futuro in cui le auto si guidano da sole, per chi ha riletto una poesia di Montale di cui ricordava solo pochi versi, per chi ascolta il tintinnio di un acchiappasogni in veranda, e per il mistero della rosa blu, che obbedisce all'artificio della bellezza, ma conserva in sé la ribellione della natura. In un mondo non troppo diverso dal nostro, dominato dalla tecnologia e da un clima imprevedibile, la scienza ha finalmente stabilito che criminali si nasce: il gene C, responsabile della violenza nei comportamenti, è stato individuato e grazie al controllo delle nascite imposto dalla legge la società è ormai pacificata. La scienziata Elisabetta Russo, che ha contribuito alla rivoluzionaria scoperta, non nutre dubbi sulle pratiche di selezione genetica del governo, nonostante le proteste degli oppositori. A venticinque anni dall'entrata in vigore della legge Genesi, però, una serie di eventi drammatici scuote le sue certezze mettendo in pericolo la sua stessa vita. Ed è soltanto grazie alla premura di Nghele e all'amore del giovane Lionel che Elisabetta trova il coraggio di ribellarsi alle regole e ai limiti che lei stessa si è imposta.
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