E poi la luce. Cronaca di una fuga
La luce e il canto dell'assoluto rimangono intangibili, per questo l'arte vince la vita, ed è su questo versante che l'opera pittorica, veicolo sommo di luce, del Caravaggio si coniuga felicemente, in questo libro, col canto e l'armonia musicale, che costituiscono l'anima dello studio di Andrea Schiavo, a confermare che, dove il canto dimora, vince la luce della vita. La luce è non soltanto irradiata sui soggetti e sugli ambienti dipinti, ma è anche diffusa attraverso il linguaggio e gli strumenti della musica e del canto, cosa, questa, che solo un attento e raffinato conoscitore della musica strumentale di quell'epoca e, in generale, della bellezza della creatività poteva fare. Qui il musicista si fa storico della musica, nel rapporto che questa ha con la pittura di Michelangelo Merisi e nel contesto di un periodo storico d'importanza cruciale per il genio umano, come quello del secondo Cinquecento. Prefazione di Sebastiano Burgaretta. Postfazione di Mariella Macca.
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