D'Annunzio e l'America

D'Annunzio e l'America

"Gabriele D'Annunzio visse, com'è noto, a cavallo di due mondi, quello poetico-letterario e quello patriottico-militare, procurandosi la fama di "poeta-soldato". Esiste, pertanto, un materiale biografico molto vasto che potrebbe, comprensibilmente, portare alcuni a credere che su di lui si è detto tutto ciò che si potesse dire. Eppure, c'è un aspetto della sua vita, troppo spesso vista dall'ottica riduttiva dell'erotismo irrefrenabile e della cultura estetizzante, ancora poco noto. Mi riferisco al notevole interesse che ebbe per gli Stati Uniti, su cui questo libro si propone di far luce, assieme alla notorietà che riuscì a conquistarvisi. Cosa portò l'America alla sua attenzione? Il fratello Antonio ed il figlio Veniero erano emigrati in America. Eleonora Duse vi si recò in tournée per ben quattro volte. All'inizio della Grande Guerra, il suo interventismo lo portò a vedere, correttamente, gli Stati Uniti come un prezioso alleato, utile a cambiare l'esito del conflitto. Inoltre, il desiderio di trovare nuovi sbocchi per le sue opere letterarie e per la sua attività giornalistica al di fuori dell'Europa lo indusse a guardare al di là dell'Atlantico. A mantenere vivo, durante tutta la vita, l'interesse per l'America, contribuì anche la sua curiosità per il progresso tecnologico in tale nazione, particolarmente nell'industria automobilistica, aeronautica e cinematografica." (Dalla Introduzione dell'autore)
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