Virginia
C'è una piccola casa nel bosco, in fondo alla strada delle Anime, dove vive un vecchio cacciatore in esilio dal mondo. Al di là del bosco, c'è una villa fascista, ora adibita a casa di riposo; un bizzarro circo di personaggi la abitano, aspettando l'ultimo giro di vite tra zuppe di porro e tombole agguerrite. Tutto trascorre uguale a se stesso fino a quando, una sera, una ragazza misteriosa di cui nessuno sa nulla arriva alle porte della ex Villa Zanghi. Da quel momento, ogni cosa inizia misteriosamente a precipitare: la morte improvvisa di un residente della casa di riposo, volato giù da una finestra; il ritrovamento della casupola nel bosco, che forse è in realtà la tana di un imprendibile fuggitivo; ingialliti stralci di giornale che riemergono da un passato oscuro; segreti che brancolano da troppi anni tra le pareti dell'ospizio. All'inizio paiono solo sfortunate coincidenze, ma i rilevamenti sulla morte alla casa di riposo fanno emergere una serie di indizi sconcertanti. Una scena del crimine premeditata, carica di minacce e di fantasmi che arrivano dal passato in cerca di vendetta. Nei giorni di una Pasqua piovosa trascorsa tra processioni, caccia ai funghi e giornalisti all'assalto, il giovane PM Damura e i residenti dell'ospizio cercano, ciascuno coi suoi mezzi, di risolvere il caso. Forse saranno proprio loro - i "vecchi" come la Berenice, nonno Primo e nonno Secondo, nel loro quotidiano e istrionico vivere fatto di brontolii, programmi tv e tapis roulant - a permettere di trovare l'ago in questo grande pagliaio in fiamme.