Il solo fratello. Ritratto di Goffredo Parise
Questo imperdibile, sfrontato “Ritratto” di Parise, prende avvio da un nutrito fascicolo di lettere inviate a Naldini dal suo ideale “solo fratello”, Goffredo. Molte di queste lettere o stralci di esse sono riprodotti nel libro, a formare una sorta di filo conduttore utile a evocare e collegare i ricordi di una vita e a ricostruire anche nelle sue pieghe più intime la personalità dell’uomo e dello scrittore. Sgorgano così a getto continuo gli aneddoti più succosi e rivelatori, le confessioni anche impietose e imbarazzanti, le malignità letterarie, i pettegolezzi, gli scherzi, che riaffiorano nella memoria dell’amico. E accanto a Parise appaiono, con altrettanta vivezza, anche altri indimenticabili personaggi del mondo letterario di quegli anni: Montale, con i suoi fallimentari tentativi di organizzare scappatelle amorose, la Mosca, l’ingegnere Gadda che gli fa una sommaria expertise per verificare la solidità della sua nuova casa di Roma, e naturalmente Comisso, il nume tutelare e il complice di segreti piaceri. Sfilano soprattutto le donne di Parise, tutte di “un solo tipo di bellezza femminile, un tipo leggermente asiatico”, dalla delicatissima ma introversa e gelosa Mariola, a Elsa, a Giosetta e alle numerose amanti occasionali, come le due signore conosciute durante le vacanze a Cortina. Il libro ci offre così, insieme al ritratto dello scrittore vicentino, scorci vivaci di un mondo letterario ormai lontano.