Fuck you panic attacks
Il fiato si spezza all'altezza del petto. La vena inizia a pulsare. Il cuore batte così forte che senti il "battito" suonare nei timpani. La vista si offusca. Eppure quel giorno, Gabriele Parpiglia, si aspettava una promozione e non lo schock che gli ha cambiato per sempre la vita. Da quel momento in poi, quando un signore, gli offre una pillola magica: "Prendi questa, non sentirai più nulla per un po'"; la sua vita è stata un sali e scendi. Farmaci, psicofarmaci, nottate a rigirarsi nel letto, insonnia, paura che all'apparenza era coraggio, ma in realtà è stata sempre e solo paura hanno fatto il resto. "Paziente, Parpiglia lei soffre di attacchi di panico". Chi sono questi fottuti attacchi di panico? Perché scatenano altre patologie? E poi perché la parola paziente? Ecco, solo accettando questa patologia/malattia, forse ci si può liberare da un incubo che colpisce senza bussare alla porta, che colpisce quando vuole lui, che sa colpire. "Mi presento, sono Gabriele Parpiglia, e sono un malato. Soffro di attacchi di panico e per il momento vi dico che... questa è la mia storia e forse anche un po' la vostra".