Tutti i colori del nero. Moda e cultura del gentiluomo nel Rinascimento
Questo libro indaga un aspetto solo apparentemente marginale della civiltà del Rinascimento: il nuovo sistema della moda, nella sua complessiva economia simbolica e rappresentativa, oltre che di produzione di beni di consumo e di lusso; un'economia che intreccia valori etici e forme estetiche. Archeologie remote che riguardano però il nostro presente e i suoi frenetici ritmi scanditi e dominati dal trionfo della moda come sistema globalizzato: perché, allora, nell'ambito delle pratiche nobiliari o dei ceti cittadini più ricchi, si compie la trasformazione delle funzioni e del senso del vestire. Il fattore fondamentale di questa trasformazione è nell'annessione della moda al generale campo dell'estetica: solo che il valore aggiunto che nel Rinascimento fa la differenza riguarda la forma e il disegno, piuttosto che l'ostentazione di materiali di lusso, decori e colori. Una trasformazione che segnala la remotissima nascita dell'Italian style: nel primato di una qualità formale che sa prodursi come progetto di disegno, autonomo e indipendente dalla qualità dei materiali impiegati, per una ricerca di una bellezza come 'giusto mezzo' ed equilibrio, misurata e tranquilla, mai ostentata o affettata. Con un dato in più, assolutamente innovativo: la ricerca del nuovo valore aggiunto di questa forma estetica adotta e risemantizza un solo colore. È il trionfo del nero, di tutti i colori del nero.
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