Belfine. Dialoghi da una città
Si tratta di un romanzo vicino alla fantapolitica, prossimo alle distopie di chi osserva criticamente gli sviluppi di una società liquida, globalizzata e apparentemente pacificata. Testo complesso, lirico e inesauribile, presenta personaggi che si perdono e si ritrovano in continuazione dentro una città circolare, in cui ogni movimento pare non condurre da nessuna parte. È un testo-simbolo dello spaesamento, dello sradicamento e del "troppo pieno" di informazioni, mali che affliggono la nostra società.
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