Il realismo nell'arte cinematografica
Il 16 luglio 1947 Ugo Casiraghi discute la sua tesi di laurea in Estetica dal titolo "Il realismo nell'arte cinematografica". Il ventiseienne che si presenta alla commissione di laurea è già un critico cinematografico autorevole e avviato alla professione giornalistica. L'esperienza della guerra e poi della prigionia in Germania, le molte letture e la convinta adesione al Partito Comunista Italiano hanno spinto Casiraghi a prendere le distanze dall'idealismo crociano, per abbracciare risolutamente la linea del realismo, che egli riconosce in primo luogo nei film sovietici della prima ora (le prime opere di Ejzengtejn, Pudovkin e Dovt'enko, e poi l'amatissimo Ciapaiev di Sergej e Georgi Vasilyev). Partendo non da presupposti teorici d'ordine generale, ma dalla sua concreta esperienza di spettatore che frequenta con assiduità le sale cinematografiche, Casiraghi rilegge con piglio deciso mezzo secolo di storia del cinema.
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