Giardino con delitto
Vivere in campagna è un’aspirazione di molti; il verde, la tranquillità, il silenzio sono un richiamo irresistibile per chi vuole evadere dall’affanno cittadino. Ma a volte, dietro questa pace apparente, si nascondono corruzione, avidità e misteri irrisolti. Eva e Paul approdano nel Burgenland per affari. Lui fa l’architetto e ha deciso di costruire un nuovo complesso residenziale di lusso dove ora ci sono solo prati e boschi. È prepotente, arrogante, insopportabile. Non ha mai voluto che sua moglie lavorasse, una donna non lo fa. Si limita a occuparsi dell’andamento domestico, a cucinare, a comportarsi da padrona di casa quando il marito invita qualcuno di interessante, ovviamente per lui e per i suoi affari. Ma Eva, laureata in agraria, scopre che lì potrà dare sfogo a una sua grande passione, quella per il giardinaggio. Si unisce infatti al Club del pollice verde, di cui fanno parte altre donne intraprendenti, Vera e Johanna, la più pratica delle tre, abilissima nell’usare il potere delle piante. Un potere a cui Eva, in modo del tutto innocuo ma assai fastidioso, ricorrerà per dare qualche lezione al marito. Così, magari, la smetterà di chiamarla “vermetto”, come fa di solito. La vita continua così, in una sorta di pseudo-paradiso, finché Vera, zappando nella sua aiuola di zucchine, scopre un cadavere. Com’è finito lì? Si tratta di un omicidio, è chiaro, ma chi l’ha commesso? Ma soprattutto, a chi appartiene quel corpo decomposto?