Caccia in laguna
Venezia, immediato dopoguerra. Un commissario di polizia viene trovato morto in una calle, e dopo di lui anche una ragazza. Parte l’indagine coordinata da Giuseppe Russo, il maresciallo che cova sentimenti antifascisti, ma solo nel cuore, visto che il suo ruolo non è compatibile con certe esternazioni politiche. Come al solito, è coadiuvato nell’ombra dall’amico Rodolfo Donati, ebreo, che nel ’43 era riuscito a sfuggire alla persecuzione nazista. L’indagine porterà a galla risvolti insospettabili in un’ambientazione fitta di richiami storici, culturali e sociali mai tramontati quali l’ebraismo, il fascismo alle radici del nostro paese e la repressione delle diversità.