Taccuino di una sbronza
Charles Bukowski muore il 9 marzo del 1994 a San Pedro, California. Nemmeno il tempo di capire se la sua anima debba bruciare nell'inferno degli scrittori maledetti e a Dublino la vita di un impiegato standard si lega indissolubilmente alla sua. Carlo Boschi, trentenne bancario, nonché futuro marito di Sara, una ragazza della Milano bene, parte con l'amico di una vita per un addio al celibato memorabile: tre giorni a Dublino, impiegati a raggiungere una sbronza colossale. Birra dopo birra, però, il promesso sposo finisce all'ospedale, in pieno coma etilico. Al risveglio non è più lo stesso: è convinto di essere la reincarnazione del suo scrittore preferito, Charles Bukowski, morto proprio quella notte. Da quel momento in avanti, per quella pinta in più, la vita di Carlo cambia radicalmente. Drogato di scrittura e assetato di alcool, manderà all'aria il matrimonio con Sara, mollerà il lavoro, comincerà a scrivere spinto dal whisky, a rimorchiare donne nei bar e a vivere di espedienti e lavoretti saltuari, alle prese con sgangherati reading di poesia o impegnato a fare a pugni nei vicoli. Una galoppata a briglie sciolte nella movida milanese, mentre l'Italia di fine millennio cambia per sempre.
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