Fiaba d'amore del vecchio pazzo e della meravigliosa ragazza morta
C’era una volta un vecchio pazzo che viveva su un marciapiede. Forse un tempo è stato un uomo importante, ma nessuno ne ha più memoria. La sua vita procede immutabile, finché una meravigliosa ragazza incrocia i suoi occhi assenti, lo porta a casa con sé, lo lava, lo ama. La nuova vita felice dura un tempo breve: abbandonato - e lontano dalla ragazza - il vecchio s’incammina verso la città dei morti. Ma, a questo punto, succede un’altra cosa incredibile… "Fiaba d'amore del vecchio pazzo e della meravigliosa ragazza morta" è un romanzo-fiaba che ora viene riproposto con il titolo originario con cui l'avevo pensato e previsto mentre lo scrivevo, prima di sostituirlo con il più sobrio "Fiaba d'amore" alla vigilia della sua prima pubblicazione. È la storia dell'incontro tra due figure che sembrerebbero le più lontane l'una dall'altra e che invece trovano il modo di riconoscersi e amarsi ed è anche una meditazione estrema e inattuale sull'amore. È una fiaba dolce, desolata, bruciante, che si muove su un crinale nevralgico, intimo e universale, e che per poter essere raccontata ha dovuto attraversare la vita e la morte ed entrare nel territorio libero e trascendente della fiaba, dove succedono cose che possono apparire impossibili e inconcepibili ma che a volte sono le più vicine alla trama degli eventi e del mondo, come avviene nelle narrazioni fiabesche e mitiche del passato, che sono davanti a noi e che ci precedono.