La guerra di Pietro
C'è solo una "T" in più, ma la guerra è la stessa. Il Piero di Fabrizio De André ha avuto i suoi papaveri, il Pietro che scriveva queste lettere non ha avuto la sua canzone. Lui, però, è diventato un simbolo ed un pretesto allo stesso tempo. Il simbolo di una famiglia ed un pretesto per raccontare la sua storia, rigorosamente ricostruita sulla base di informazioni certe e lettere reali. E un periodo del Novecento che ha lasciato una cicatrice talmente profonda da continuare a far parlare di sé, generazione dopo generazione. E quella terrificante, sconvolgente, assurda seconda guerra mondiale di cui si è parlato su migliaia e migliaia di libri. Il punto, però, è un altro: cosa accadeva ai margini dei combattimenti? Come viveva chi non era in prima linea ad imbracciare le armi?
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