Il chiarore dell'aurora
In un futuro non molto lontano dove incalzano le nuove tecnologie, i rapporti umani vanno complicandosi, come avviluppati nella morsa del progresso, rabbuiati nella gigantesca ombra del potere. Il Paese è governato da una ristretta e selezionata élite, un comitato direttivo a capo di un organismo denominato Accademia. Paolo Donati, il protagonista del romanzo, è un eminente ricercatore, attivamente impegnato nella vivace società scientifica; uomo dotato di grande sensibilità, spirito critico e sguardo attento, egli intuisce una falla nel sistema, percepisce con sgomento crescente che c'è qualcosa di poco pulito nella privilegiata casta di cui fa parte e segretamente inizia a indagare sui suoi obiettivi nascosti. Cercando di non destare sospetti ai vertici del comitato, avvalendosi di strumentazioni avanzatissime, Paolo si addentra in una rete fitta di mistero, trovandosi sempre più solo; dapprima sarà il figlio Giovanni ad allontanarsi, ammaliato dal miraggio della celebrità, poi sua moglie, Bianca, che accetta un incarico lavorativo assai importante, lontano da casa... e poi il professor Tulli, che sparisce nel nulla, senza lasciare tracce... o così pare.