Dietro la cortina di ferro
Questo libro di racconti trae ispirazione dal periodo socialista nell'ex Cecoslovacchia, dove la scrittrice è nata e ha vissuto per ventisei anni. Attraverso una narrazione semplice, sincera e autentica si affrontano le condizioni di vita all'interno del paese dal secondo dopoguerra fino agli anni novanta, non escludendo alcuni gravi e importanti accadimenti accaduti realmente. Lo scopo è di rievocare l'atmosfera di quei tempi e riflettere criticamente su tutto ciò che all'epoca si percepiva come positivo da una parte e negativo dall'altra e viceversa. Storie che sono rimaste impresse nei cuori di chi le ha vissute, come "L'invasione del '68", che si richiama a una testimonianza diretta, "Il prete ballerino", che narra la persecuzione dei sacerdoti e dei religiosi cecoslovacchi negli anni '50, "Nel nome di Shalom", che descrive l'emigrazione degli ebrei russi incontrati sul treno, "I magnacci", che sottolinea il problema dello sfruttamento delle ragazze dell'est Europa dopo la "rivoluzione di velluto".
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