Oltre lo specchio. La mannaia di Oileura
Un'apparente normalità serpeggia tra le pagine di questo strano libro. Un romanzo, forse, o meglio una storia, magari tante storie... sicuramente un intreccio che non coinvolge soltanto eventi e personaggi, ma qualcosa di diverso, qualcosa di più profondo. Probabilmente è vero che la frase più pericolosa che esista è "Abbiamo sempre fatto così" (G. M. Hopper), ma il cambiamento richiede coraggio, sempre. Oppure un'altra cosa, più semplice, ma più dolorosa: l'inevitabilità. La sequenza degli eventi che iniziano dalla prima pagina trova la sua vera sorgente decenni e decenni fa e quasi certamente non avrà termine dopo il punto finale. Ma per uno come Benito non sarà così semplice, non basterà lasciarsi trasportare dalla gretta, vuota, monotona e deprimente consuetudine umana. Lui, che gli piaccia o no, dovrà affrontare un periodo di grandi difficoltà, dovrà rispondere alle sue stesse domande. O forse non è soltanto lui a doverlo fare. Non c'è scelta, non c'è coraggio che tenga, lì si tratta di necessità. Gli eventi, però, prenderanno una piega inaspettata e definitiva. Un romanzo appassionante, ma dal retrogusto amaro, capace di stimolare qualche piccola domanda... molto scomoda.
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