Il bambino filosofo e il quesito di Platone. Come insegnare ai bambini a pensare in modo autonomo
La nuova educazione al pensiero nasce dalla curiosità. «La filosofia non è una scienza per pochi eletti. I bambini filosofi di oggi saranno i cittadini critici di domani» – El Periódico «In ogni bambino c'è un potenziale filosofo, la questione è come portarlo alla luce» – El Mundo Dobbiamo agire con la testa o con il cuore? Come si può raggiungere la gioia? È più importante avere o essere? Sono domande da grandi filosofi, ma le risposte, da oggi, sono un gioco da ragazzi! Esperimenti mentali, dilemmi etici e quesiti esistenziali approdano sempre di più nelle classi e nelle famiglie come strumenti educativi e la filosofia per bambini è un fenomeno in forte crescita. Ma si può chiedere a un bambino cosa c'è dopo la morte o cosa significa essere grandi? Certo che sì! Partendo dal presupposto che i più piccoli sono naturalmente curiosi, pronti a stupirsi e pieni di fantasia, tutte qualità necessarie per ragionare da veri filosofi. L'idea di fondo è quella di proporre immagini, racconti o domande per far nascere dibattiti e giochi che stimolino bambini e adolescenti al pensiero critico e autonomo, per aiutarli a comprendere un mondo sempre più complesso e trovare soluzioni creative ai problemi, liberarsi dagli stereotipi e coltivare l'empatia. Ricco di spunti di dialogo e attività basati sui temi trattati dai grandi pensatori, «Il bambino filosofo e il quesito di Platone» è una guida fondamentale per genitori e insegnanti che vogliono educare alla filosofia. Per stare bene con se stessi e con gli altri bisogna saper dare risposte armoniose ai quesiti piccoli e grandi che riempiono la nostra vita, ecco perché non è mai troppo presto per imparare a pensare con la propria testa!