Rime rimedio. Cinquanta filastrocche chieste dai grandi per i bambini che hanno accanto, o dentro
Cinquanta filastrocche chieste dai grandi per i bambinini che hanno accanto, o dentro. Le formule magiche, gli scongiuri, i proverbi hanno sempre funzionato. Chi non ci crede li dice e li fa lo stesso, sorridendo di sé: «Non si sa mai». La sospensione dell'incredulità apre le porte al gioco, alla leggerezza, e infine al conforto. Le «Rime Rimedio» partono da questo gioco di scaramanzia per azzardare la poesia. E la poesia rimedia davvero, sempre, ma a qualcos'altro rispetto a ciò che dice, appena fuori dallo sguardo, un po' più in là; e noi ci muoviamo nel cuore verso questo barbaglio, e così ci lasciamo alle spalle ciò per cui avevamo detto quella rima. Che così ha funzionato. «Rime Rimedio» perché sono un buon rimedio. E fossero pure un Placebo, che in latino significa "piacerò", per un libro non sarebbe un motto improprio. E infine «Rime Rimedio» – dopo «Rima Rimani», «Rime di Rabbia» e «Rime Raminghe» – per evidenti motivi di tiritera, di oracolare cantilena: perché son solo sante canzonette, scongiuri e rosari, litanie e imprecazioni, le stesse che da millenni ci aiutano a vivere.