Educare al femminismo. Come formare persone libere, sicure di sé e rispettose degli altri a prescindere dal sesso
Educare al femminismo. Come formare persone libere, sicure di sé e rispettose degli altri a prescindere dal sesso: Perché le bambine a partire dai sei anni si sentono meno intelligenti dei bambini? E perché i ragazzi sottostimano le capacità delle loro compagne di università ? La colpa è degli stereotipi: i giochi e i riferimenti culturali mostrano alle bambine e ai bambini come devono comportarsi, esprimersi e relazionarsi con gli altri. Il colore rosa, le bambole, le pentoline e le principesse, da un lato; l'azzurro, le macchinine, il calcio e i supereroi, dall'altro. Ci sono circostanze in cui pretendiamo che le bambine siano sottomesse, tranquille e obbedienti, altre in cui un maschio non può piangere, ma deve essere forte e coraggioso. Non sarebbe meglio che tutti fossero liberi di sentire, esprimersi e agire? È necessario che i giovanissimi imparino a difendere l'uguaglianza e a pensare al di là delle convenzioni e dei modelli proposti dalla televisione, il cinema, la letteratura e i social. Per costruire una società più giusta e ugualitaria dobbiamo insegnare ai nostri figli ad essere solidali e felici. Per tutto questo è necessario educare al femminismo. Strutturato come un manuale di self help e scritto in prima persona, «Educare al femminismo» riporta molte esperienze personali dell'autrice, usate come spunti per trattare argomenti generali, e include test, esercizi, box di autovalutazione, tabelle con dati importanti forniti da organismi ufficiali (come Unicef e Amnesty International) che fanno di questo libro un saggio di grande attualità e ben documentato, ma anche molto scorrevole e vivace.