L'imperfetto dell'essere
L'imperfetto dell'essere esprime, in versi, il mondo interiore del poeta, nella sua interezza. Le liriche, scritte in uno spazio di tempo che va dal 1995 al 2016, alternano vari aspetti della quotidianità del nostro autore, il tema della morte, l'elogio per la sua "isola", il tema della lontananza. Questa silloge poetica, trasporta il lettore in un mondo fatto di dolci e, a volte, amari ricordi: "Novembre è tornato a sorridermi. Dalle spine di un passato doloroso sono fiorite due rose meravigliose che con il loro profumo di vita, inebriano la mente e il cuore mio". Giovanni Saltalamacchia riesce a trasmettere i propri sentimenti, toccando l'animo di chi legge.