Alberto Martini. Ritratto segreto
Gabriele D’Annunzio, che ne ammirava le illustrazioni per la Divina Commedia e per i Racconti di Edgar Allan Poe, lo chiamava “Alberto Martini dei Misteri”. E misterioso, oltre che fascinosamente viveur, Martini lo era davvero. Nei ruggenti anni Venti, fu a lungo il ritrattista ufficiale della Marchesa Luisa Casati, l’indomita “opera d’arte vivente”, che ambiva a esibirsi nel Tetiteatro, sorprendente installazione sull’acqua inventata da Martini stesso. Quelli erano gli anni de La regina di Saba, dipinto che suggellava la scandalosa storia d’amore di Wally Toscanini ed Emanuele Castelbarco; e anche gli anni della tempestosa amicizia di Martini con Margherita Sarfatti, finita tra le incomprensioni, ma foriera di un nuovo, promettente inizio. In Alberto Martini. Ritratto segreto, Paola Bonifacio ripercorre la vita e l’opera dell’enigmatico e misogino artista opitergino, attraverso i ricordi della sua musa, modella e più fedele ammiratrice: la moglie Maria Petringa. Per la costruzione del romanzo, imprescindibile è stato lo studio dei documenti e dei carteggi provenienti dalla famiglia e dall’archivio dell’artista, conservato a Oderzo; e fondamentale la testimonianza dei famigliari, da cui l’ispirazione è stata tratta.