Il coraggio di raccontare
Era un sabato di settembre ed era il compleanno di Giacomo. Lei preparò la colazione e appena suo padre si svegliò e arrivò in cucina gli buttò le braccia al collo e, abbracciandolo forte, gli fece gli auguri. Era la persona più importante della sua vita, il suo punto di riferimento, il suo bene più prezioso. Lo amava come solo una figlia sa fare. Quello era un giorno speciale anche per Anna, era entusiasta perché aveva ottenuto il permesso di stare fuori un po' di più la sera per festeggiare il suo compleanno, che sarebbe stato il giorno dopo. Anche Giacomo era felice, avrebbe trascorso la serata con Dora e la piccola Giulia, cenando in un localino alla buona senza troppe pretese e poi, finalmente, tutti riuniti a casa, a dormire sotto lo stesso tetto dopo quei tre mesi di separazione. Non successe niente di tutto ciò, non andò come previsto, la vita spesso non mantiene le promesse.
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