Confidenze – Nuove Confidenze
Dall’ultimo quarto dell’Ottocento l’opera di Lamartine era caduta in un ingiusto discredito. Delle “Confidenze” e “Nuove Confidenze” (1849-1850), fondamenta del vasto edificio autobiografico che Lamartine costruisce negli anni, solo l’episodio romanzesco di “Graziella” ha goduto di molteplici edizioni e traduzioni. Perciò non compare in questo volume. Le “Confidenze” nel loro insieme non sono più state presentate al pubblico italiano dal primo Novecento, e le “Nuove Confidenze” non sono state mai tradotte. Il lettore vi troverà la rappresentazione al tempo stesso piena di immaginazione e di verità di una infanzia e una giovinezza che mantengono – nonostante traversie e viaggi – un continuo legame col proprio centro, la provincia borgognona, le residenze familiari di Mâcon e di Milly, quest’ultima circondata dalle sue vigne, con i suoi contadini e i suoi animali. Un paesaggio-fulcro, animato da una figura straordinaria di madre. La prospettiva abbraccia una famiglia che da secoli è radicata nella regione, ma portatrice di uno spirito liberale erede della cultura settecentesca e avverso alla dittatura napoleonica. La scrittura varia tra il vigore “tacitiano” della prosa storica di Lamartine e il lungo ondeggiare di frasi che accumulano le impressioni della natura e dei volti, e rivaleggia con la celebrata melodia dei versi del poeta. Proporre oggi questo complesso di pagine costituisce una vera riscoperta a cui il lettore è invitato.