Cristianesimo e modernità
Chi vuole essere cristiano oggi deve affrontare una questione politica: perché l'attuale organizzazione della vita, diretta in ultima analisi dalle grandi concentrazioni di potere privato, secondo criteri e valori che contraddicono punto per punto la concezione evangelica, carne contro spirito, guerra contro pace, presente contro futuro, perché questa organizzazione è completamente accettata dalle chiese cristiane? E quanta consapevolezza o ingenuità ci può essere nel ritenere che l'enorme impatto della comunicazione collettiva gestita dalla grande industria sia adeguatamente compensato da un appello morale individuale, rivolto alla responsabilità dei singoli? È necessario osservare che mentre la pratica religiosa e la fede vissuta riguardano un numero sempre minore di persone, l'attività critica, editoriale, la pubblicazione di testi, di riviste religiose, gli studi più minuziosi sugli autori più sbiaditi invadono per così dire il nostro pianeta. Lo ha detto Rousseau nel modo più chiaro: "Siamo diventati tutti dottori e abbiamo smesso di essere cristiani". Introduzione di Giancarlo Gaeta.
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