Inferno monacale
Arcangela Tarabotti (1604-1652) entrò contro la sua volontà in un convento benedettino all'età di tredici anni, e lì passò il resto della sua vita. Visse la sua condizione di monaca come una condanna e non riuscì mai a rassegnarvisi. Consapevole che il suo destino non era affatto un caso isolato, decise di prendere in mano la penna per condannare questa pratica e altri abusi perpetuati nei confronti delle donne. Nonostante le severe limitazioni imposte alle monache riuscì a pubblicare alcune opere durante la sua vita, ma tenne nascosto il manoscritto "Inferno monacale": affresco spietato dell'angoscia, della disperazione e dei conflitti delle donne costrette in quel 'carcere' e manifesto di condanna delle forze patriarcali che confluiscono nel fenomeno della monacazione forzata, la nuova edizione italiana di questo testo dirompente profondamente femminista è finalmente disponibile.
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