Epistola sermoneggiante alla Società degli Apoti
L'Epistola sermoneggiante alla Società degli Apoti si inserisce nella polemica che si svolse su «La Rivoluzione Liberale» a ridosso della Marcia su Roma, quando al Prezzolini del disincanto e del disimpegno, e anche al Monti delle «scuole libere», Gobetti contrappose l'esigenza di una lotta politica antifascista intransigente anche a rischio della vita. Domingo Mobac, nom de plume del medico-scrittore Domenico Comba, rimprovera senza distinzioni ideologiche al gruppo di «Rivoluzione Liberale» l'impianto razionalistico di una cultura etico-politica che trascura il trascendente e le risorse della spiritualità cristiana. Documento di un cattolicesimo di sapore giansenista, l'Epistola intende così mettere all'indice il gretto conformismo sociale e religioso, radicato nel costume italiano, che aveva generato il fascismo.
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