Screditare per valorizzare. Giovanni Tzetze, le sue fonti, i committenti e la concorrenza
La figura di Giovanni Tzetze è nota soprattutto per la retorica di esaltazione dalla sua opera e denigrazione di quella altrui (autori antichi o coevi) che costella i suoi lavori, finora considerata come sfogo sinceramente autobiografico, prodotto di (in)sofferenze di natura prevalentemente emotiva o al più di un concreto stato di isolamento ed estrema difficoltà. La ricerca svolta da Martina Savio permette invece di riconoscervi il prodotto di uno specifico progetto autopromozionale, attuato grazie a quella che si potrebbe definire "retorica dell'eccellenza", e finalizzato alla costruzione di un "marchio tzetziano", un manifesto dell'unicità del lavoro di Tzetze all'interno del competitivo mercato della produzione intellettuale coeva. Martina Savio ha conseguito nel 2018 il Dottorato di Ricerca in Filologia Classica e Letterature Greca e Latina all'Università di Genova. I suoi principali campi di interesse sono l'esegesi letteraria antica (in particolare quella dedicata al testo omerico), la divulgazione scientifica antica (astronomico-geografica, matematica e fisica), con particolare attenzione al ruolo svolto in essa dalla poesia e dall'esegesi letteraria (omerica in particolare), le forme di trasmissione, uso e rielaborazione della tradizione esegetico-erudita antica in età bizantina.