Filosofe, maestre, imperatrici. Per un nuovo canone della storia della filosofia antica
Questo volume costituisce uno dei primi contributi italiani alla valorizzazione e inclusione delle donne filosofe dell'antichità nel canone filosofico tradizionale. Esso è costituito da una prefazione e da un articolo introduttivo, volti a illustrare lo status quaestionis sull'argomento, e da due parti. Nella prima vengono presentate le teorie di Platone e di Aristotele sulle donne e, nel caso di Platone, su una loro eventuale educazione filosofica. Nella seconda si trovano due articoli sulle Pitagoriche, che attualmente stanno suscitando grande interesse a livello sia nazionale che internazionale, e tre contributi su figure di donne, di cui due molto celebri anche per quel che hanno simbolicamente rappresentato nella tradizione successiva (Diotima e Ipazia) e una ugualmente illustre, ma la cui adesione alla filosofia epicurea è stata scoperta solo di recente: Pompeia Plotina, moglie dell'imperatore Traiano. Sono tutte donne accomunate dal fatto di essere state chiamate, fin dall'antichità, 'filosofe'.