Canoni d'Arcadia. Vol. 1: custodiato di Crescimbeni, Il.
In una fase di vivace ripresa degli studi sull'Arcadia, gli studi raccolti nel volume, che rielaborano le relazioni presentate all'omonimo Convegno internazionale di studi tenutosi a Roma dal 6 all'8 giugno 2018, intendono verificare, partendo da un riesame dei canoni proposti nelle opere teoriche ed esegetiche più rappresentative, quali autori e quali testi furono assunti a modello dall'accademia nella sua prima, decisiva stagione, analizzandone le modalità di riuso e risemantizzazione. Una delle istanze fondative dell'Arcadia fu il recupero del classicismo rinascimentale, in opposizione alle poetiche barocche della prima parte del Seicento. Il ritorno ai classici latini e volgari, e in particolare alle teorie e alle pratiche del Cinquecento, fu una risposta non soltanto alle opere di Marino e Achillini, di Preti e Lubrano, ma anche all'attacco nei confronti dell'intera tradizione culturale, che era soprattutto quella italiana, sferrato dalla Francia con la Querelle des Anciens et des Modernes. Il rinnovato classicismo proposto dall'Arcadia di fine Seicento e inizio Settecento assunse però diverse fisionomie, in rapporto sia ai generi letterari privilegiati sia alle scelte culturali e politiche compiute dai protagonisti della nuova accademia.
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